La Divina commedia di Dante Alighieri, Volume 2Societá tipografica de' classici italiani, 1804 |
No interior do livro
Resultados 1-5 de 29
Página 7
... luce maggiore qual è quella del sole , non ce ne togliesse la vista . Onde dicendo il Poeta nel recato terzetto , che le quattro stelle vedute alla mattina erano di là basse cioè verso l'orizzonte , e che al loro luogo ne vide tre altre ...
... luce maggiore qual è quella del sole , non ce ne togliesse la vista . Onde dicendo il Poeta nel recato terzetto , che le quattro stelle vedute alla mattina erano di là basse cioè verso l'orizzonte , e che al loro luogo ne vide tre altre ...
Página 33
... luce , come non lo impedisce l'un cielo all ' altro . Ottimamente il Lombardi riflette , che Dante parla qui colla filosofia de ' suoi tempi , che ammetteva i cieli co- me tante traslucidissime cave sfere , una dentro all ' altra ...
... luce , come non lo impedisce l'un cielo all ' altro . Ottimamente il Lombardi riflette , che Dante parla qui colla filosofia de ' suoi tempi , che ammetteva i cieli co- me tante traslucidissime cave sfere , una dentro all ' altra ...
Página 37
... luce in terra dal mio destro canto , Si che l'ombra era da me alla grotta , Ristaro , e trasser se indietro alquanto , E tutti gli altri , che venieno appresso , Non sappiendo ' l perchè , fero altrettanto . Sanza vostra dimanda io vi ...
... luce in terra dal mio destro canto , Si che l'ombra era da me alla grotta , Ristaro , e trasser se indietro alquanto , E tutti gli altri , che venieno appresso , Non sappiendo ' l perchè , fero altrettanto . Sanza vostra dimanda io vi ...
Página 49
... luce , Ove tra noi ed Aquilone entrava . Ond ' egli a me se Castore e Polluce Fossero in compagnia di quello specchio , Che su e giù del suo lume conduce ; Tu vedresti ' I Zodiaco rubecchio Ancora all ' Orse più stretto rotare , Se non ...
... luce , Ove tra noi ed Aquilone entrava . Ond ' egli a me se Castore e Polluce Fossero in compagnia di quello specchio , Che su e giù del suo lume conduce ; Tu vedresti ' I Zodiaco rubecchio Ancora all ' Orse più stretto rotare , Se non ...
Página 68
... luce mia , espresso in alcun testo , Che decreto del ciclo orazion pieghi : 31 E queste genti pregan pur di questo . Sarebbe dunque loro speme vana ? O non m'è il detto tuo ben manifesto ? 34 Ed egli a me : la mia scrittura è piana , E ...
... luce mia , espresso in alcun testo , Che decreto del ciclo orazion pieghi : 31 E queste genti pregan pur di questo . Sarebbe dunque loro speme vana ? O non m'è il detto tuo ben manifesto ? 34 Ed egli a me : la mia scrittura è piana , E ...
Outras edições - Ver tudo
La Divina Commedia di Dante Alighieri: Il Purgatorio, Volume 2 Dante Alighieri Visualização integral - 1873 |
“La” divina commedia di Dante Alighieri: Purgatorio. 1866 Dante Alighieri Visualização integral - 1866 |
Palavras e frases frequentes
Alberico alcun altre ediz amore angeli anime antichi Apocalisse avarizia avea Barbagia Beatrice buon Canto carro ch'a ch'è ch'io che'l chiama chiosa cielo colla colui corpo cotal Crusca Daniello Dante Dante Vol detto dice dietro dire divina dolce donna duca emispero Eneide Equatore espositori essendo esso Eunoè fece figliuolo Filippo il Bello fiume gente Gerusalemme Gesù Cristo giro gridando Guido Inferno intendi Jacopo dalla Lana l'altro l'Angelo l'anima l'anonimo Scopritore l'autore delle postille Landino legge Lombardi lume luogo maraviglia Matelda medesimo mente monte morte mostra notte nuovo occhi omai Ovidio Paradiso parea parlare parole passi peccato pianta Pietro Pietro Diacono poco Poeta postille al Cod prega pria purga Purgatorio Quivi quod raggi ragione rispose segg sente sette spiega Stazio stelle terra Titone tosto uomo vece veder vedi veggio venir Venturi verso vidi Virgilio virtù volsi vuol
Passagens conhecidas
Página 392 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Página 392 - Tanto giù cadde, che tutti argomenti Alla salute sua eran già corti, Fuor che mostrargli le perdute genti. Per questo visitai 1' uscio de' morti, Ed a colui che 1' ha quassù condotto Li prieghi miei piangendo furon porti.
Página 211 - Soli aver, che l'una e l'altra strada Facean vedere, e del mondo e di Deo.
Página xliv - Non era ancor di là Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco, Che da nessun sentiero era segnato.
Página 71 - Ahi serva Italia, di dolore ostello, Nave senza nocchiero in gran tempesta , Non donna di provincie , ma bordello...
Página 385 - Prima ch' io fuor di puerizia fosse, Volsimi alla sinistra col rispitto Col quale il fantolin corre alla mamma. Quando ha paura o quando egli è afflitto, Per dicere a Virgilio: Men che dramma Di sangue m' è rimasa che non tremi ; Conosco i segni dell
Página 140 - La vostra nominanza è color d'erba, che viene e va, e quei la discolora per cui ella esce de la terra acerba...
Página 52 - Ed egli a me : Questa montagna è tale, Che sempre al cominciar di sotto è grave, E quanto uom più va su, e men fa male. 91 Pero quand' ella ti parrà soave Tanto, che il su andar ti fia leggiero, Come a seconda giuso andar per nave ; Allor sarai al fin d' esto sentiero : Quivi di riposar l
Página 77 - Quante volte, del tempo che rimembre, legge, moneta, officio e costume hai tu mutato, e rinnovato membre! E se ben ti ricordi e vedi lume, vedrai te simigliante a quella inferma che non può trovar posa in su le piume, ma con dar volta suo dolore scherma.
Página 39 - Orribil furon li peccati miei ; Ma la bontà infinita ha sì gran braccia Che prende ciò che si rivolve a lei. Se "1 pastor di Cosenza, ch'alia caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia, L'ossa del corpo mio sarieno ancora In co' del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora.