La divina commedia, Volume 2Tipografia Liturgica di S. Giovanni, 1894 |
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... occhi all ' oriente , ove era , dice l'Antonelli , con Venere la costellazione dei Pesci , che precedeva il nascere del Sole ; quindi girandosi sulla sua destra veniva ad avere in pro- spetto il polo antartico . Dolce color ecc .; è il ...
... occhi all ' oriente , ove era , dice l'Antonelli , con Venere la costellazione dei Pesci , che precedeva il nascere del Sole ; quindi girandosi sulla sua destra veniva ad avere in pro- spetto il polo antartico . Dolce color ecc .; è il ...
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Dante Alighieri. 6 Conv . II , 1 20 Agli occhi miei ricominciò diletto , Tosto ch ' io usci ' fuor dell ' aura morta , Che m ' avea contristato gli occhi e il petto . Lo bel pianeta , ch ' ad amar conforta , Faceva tutto rider l'oriente ...
Dante Alighieri. 6 Conv . II , 1 20 Agli occhi miei ricominciò diletto , Tosto ch ' io usci ' fuor dell ' aura morta , Che m ' avea contristato gli occhi e il petto . Lo bel pianeta , ch ' ad amar conforta , Faceva tutto rider l'oriente ...
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... occhi a tutti gli altri Santi . Coll ' accenno a Venere ed ai Pesci vuole il Poeta farci capire che quando uscì nell ' isola del Purgatorio eran circa le due ore prima del nascer del Sole . Filalete però avverte che ben poteva apparire ...
... occhi a tutti gli altri Santi . Coll ' accenno a Venere ed ai Pesci vuole il Poeta farci capire che quando uscì nell ' isola del Purgatorio eran circa le due ore prima del nascer del Sole . Filalete però avverte che ben poteva apparire ...
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... Occhi casti ; bello questo rilevare la castità dagli occhi , che sono il linguaggio dei sentimenti dell ' anima ( Conv . , III , 8 ; Purg . , XXVIII , 45 ) . Il Cesari : « Bello e spontaneo tragetto , di arte e dolcezza maravigliosa ...
... Occhi casti ; bello questo rilevare la castità dagli occhi , che sono il linguaggio dei sentimenti dell ' anima ( Conv . , III , 8 ; Purg . , XXVIII , 45 ) . Il Cesari : « Bello e spontaneo tragetto , di arte e dolcezza maravigliosa ...
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... occhi a lui drizzai . Ei cominciò : Figliuol , segui i miei passi ; Volgiamci indietro , chè di qua dichina Questa pianura a ' suoi termini bassi . L'alba vinceva l ' ora mattutina , 36 37 38 - 106-108 . L'Alfieri nota il primo . Poscia ...
... occhi a lui drizzai . Ei cominciò : Figliuol , segui i miei passi ; Volgiamci indietro , chè di qua dichina Questa pianura a ' suoi termini bassi . L'alba vinceva l ' ora mattutina , 36 37 38 - 106-108 . L'Alfieri nota il primo . Poscia ...
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Palavras e frases frequentes
alcuni Alfieri notò allegato altra altrove Purg amore Angelo anime antichi Antipurgatorio Arno Beatrice bella Benvenuto Boezio buon Buti canto canz Canzon cerchio Cesari ch'è chè chiama chiaro Chiesa chiosa chiosatori cielo colla commento Conv cornice Cristo Dante desiderio dice dire divina Dizionario Dantesco dolce donna dritta Empireo Epist eterna figliuolo frase gente Giuliani postill Inferno innanzi intendere L'Alfieri l'anima legge Lombardi luce luogo maraviglia Matelda mente mondo monte morte mostra occhi Ovidio Paradiso Paradiso Terrestre parla parole passo peccato Pietro Poema Poeta preghiere Purg Purgatorio quæ quod ragione santo Scartazzini scrive segg senso sente Sordello spiega Stazio Summ superbia terra terzina Tommaseo tosto umana uomo vedere vegga verso VIII Virgilio virtù vivo vuol XVII XVIII XXII XXIII XXIV XXIX XXVI XXVIII XXXI XXXIII
Passagens conhecidas
Página 383 - E quella anima che tutte queste potenze comprende, e perfettissima di tutte l'altre, è l'anima umana, la quale con la nobilitade de la potenza ultima, cioè ragione, participa de la divina natura a guisa di sempiterna intelligenzia; però che l'anima è tanto in quella sovrana potenza nobilitata e dinudata da materia, che la divina luce, come in angelo, raggia in quella: e però è l'uomo divino animale da li filosofi chiamato.
Página 89 - E come quei che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all'acqua perigliosa e guata; Così l'animo mio che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Página 44 - Veneris nurus; sed me magna deum genetrix his detinet oris. iamque vale et nati serva communis amorem.' haec ubi dicta dedit, lacrimantem et multa volentem 790 dicere deseruit, tenuisque recessit in auras. ter conatus ibi collo dare bracchia circum ; ter frustra comprensa manus effugit imago, par levibus ventis volucrique simillima somno.
Página 380 - Lo maggior don che Dio per sua larghezza Fesse creando, e alla sua bontate Più conformato, e quel ch...
Página 55 - Genti v' eran con occhi tardi e gravi, Di grande autorità ne' lor sembianti : Parlavan rado, con voci soavi.
Página 474 - Italia e, per ammenda, vittima fé di Curradino; e poi ripinse al ciel Tommaso, per ammenda. " Tempo vegg' io, non molto dopo ancoi, che tragge un altro Carlo fuor di Francia, per far conoscer meglio e sé e suoi.
Página 31 - È la radice tua da quegli aspetti Che la prima cagion non veggion tota! E voi, mortali, tenetevi stretti A giudicar; che noi, che Dio vedemo, Non conosciamo ancor tutti gli eletti. a Ed enne dolce cosi fatto scemo, Perché il ben nostro in questo ben s' affina , Che quel che vuole Dio e noi volemo.
Página 148 - L'antiche leggi, e furon si civili, Fecero al viver bene un picciol cenno Verso di te, che fai tanto sottili Provvedimenti, che a mezzo novembre Non giunge quel che tu d'ottobre fili.
Página 234 - D' intagli sì, che non pur Policreto, Ma la natura lì avrebbe scorno. L' angel che venne in terra col decreto Della molt' anni lagrimata pace, Che aperse il ciel dal suo lungo divieto, Dinanzi a noi pareva sì verace Quivi intagliato in un atto soave, Che non sembiava imagine che tace. Giurato si saria ch' ei dicesse : Ave ; Perocchè ivi era immaginata quella, Che ad aprir 1
Página 719 - O isplendor di viva luce eterna ! Chi pallido si fece sotto l'ombra Si di Parnaso, o bevve in sua cisterna, Che non paresse aver la mente ingombra Tentando a render te qual tu paresti Là dove armonizzando il ciel t'adombra, Quando nell'aere aperto ti solvesti?