L'Orlando furioso

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L. Ciardetti, 1823
 

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Página 249 - Angelica e Medor con cento nodi legati insieme, e in .cento lochi vede. Quante lettere son, tanti son chiodi coi quali Amore il cor gli punge e fiede. Va col pensier cercando in mille modi non creder quel ch'ai suo dispetto crede: ch'altra Angelica sia, creder si sforza, ch'abbia scritto il suo nome in quella scorza. Poi dice : e Conosco io pur queste note : di tal' io n'ho tante vedute e lette.
Página 62 - Poi se ne vien dove col capo giace Appoggiato al barile il miser Grillo; Avealo voto, e avea creduto in pace Godersi un sonno placido e tranquillo. Troncògli il capo il Saracino audace: Esce col sangue il vin per uno spillo, Di ohe n'ha in corpo più d'una bigoncia; E di ber sogna, e Cloridan lo sconcia.
Página 10 - Quindici o venti ne tagliò a traverso, Altri tanti lasciò del capo tronchi, Ciascun d'un colpo sol dritto o riverso; Che viti o salci par che poti e tronchi...
Página 76 - Quando Angelica vide il giovinetto languir ferito, assai vicino a morte, che del suo re che giacea senza tetto, più che del proprio mal si dolea forte; insolita pietade in mezzo al petto si senti entrar per disusate porte, che le fe' il duro cor tenero e molle, e più, quando il suo caso egli narrolle.
Página 71 - ... pietrosa tana assalita abbia, sta sopra i figli con incerto core, e freme in suono di pietà e di rabbia...
Página 51 - Crebbe il tempo crudel tutta la notte, caliginosa e più scura ch'inferno. Tien per l'alto il padrone, ove men rotte crede l'onde trovar, dritto il governo; e volta ad or ad or contra le botte del mar la proda, e de l'orribil verno, non senza speme mai che, come aggiorni, cessi fortuna, o più placabil torni.
Página 238 - E senza indugio e senza altro rispetto corre al suo caro amante, e il collo abbraccia; e non può trar parola fuor del petto, ma di lacrime il sen bagna e la faccia. Orlando attento all'amoroso affetto, senza che più chiarezza se gli faccia, vide a tutti gl'indizii manifesto ch'altri esser, che Zerbin, non potea questo.
Página 67 - Era a quel tempo ivi una selva antica, d'ombrose piante spessa e di virgulti, che, come labirinto, entro s'intrica di stretti calli e sol da bestie culti. Speran d'averla i duo pagan sì amica, ch'abbi a tenerli entro a
Página 66 - E seco alquanti cavallieri avea, che videro da lunge i dui compagni. Ciascuno a quella parte si traea, sperandovi trovar prede e guadagni. - — • Frate, bisogna (Cloridan dicea) gittar la soma, e dare opra ai calcagni; che sarebbe pensier non troppo accorto, perder duo vivi per salvar un morto.
Página 59 - Erano questi duo sopra i ripari con molti altri a guardar gli alloggiamenti, quando la Notte fra distanzie pari mirava il ciel con gli occhi sonnolenti. Medoro quivi in tutti i suoi parlari non può far che 'l signor suo non ram[menti, Dardinello d'Almonte, e che non piagna che resti senza onor ne la campagna.

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