L'Orlando furiosoL. Ciardetti, 1823 |
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Palavras e frases frequentes
alcun anco appresso Aquilante Aramone Argeo Arpalice Astolfo avea avea nome avean avrian bella bosco Bradamante briglia buon Bursia castello Catai cavalier cavallo ch'a ch'al ch'avea ch'ella ch'era Ch'in ch'io ch'un Chè ciel Cloridano compagni cortese costei crudel Damasco Dardinel destrier dicea diè dieci dietro disio donna donzella ebbon facea Falanto fece ferito fiera figli fratello fretta fuggir furor Gabrina gente giorno giostra giovine gran grida Grifon guerrier Guidon innante l'arme l'avea l'elmo l'uno e l'altro lancia lascia levò Licaonia loco Marfisa Medoro mille monte morire morte nimico Norandino notte occhi Orlando ORLANDO FURIOSO Orlando Innamorato paladino palafreno periglio petto piè piglia Pinabello poco porto potea prese Quivi resta Rispose ritrovar Ruggier Sansonetto saracin scudo seco sella signor silopo solea spada tenea terra torna tosto trovò ucciso vecchia vede venia venne vide volea volse XXXVI Zerbin
Passagens conhecidas
Página 249 - Angelica e Medor con cento nodi legati insieme, e in .cento lochi vede. Quante lettere son, tanti son chiodi coi quali Amore il cor gli punge e fiede. Va col pensier cercando in mille modi non creder quel ch'ai suo dispetto crede: ch'altra Angelica sia, creder si sforza, ch'abbia scritto il suo nome in quella scorza. Poi dice : e Conosco io pur queste note : di tal' io n'ho tante vedute e lette.
Página 62 - Poi se ne vien dove col capo giace Appoggiato al barile il miser Grillo; Avealo voto, e avea creduto in pace Godersi un sonno placido e tranquillo. Troncògli il capo il Saracino audace: Esce col sangue il vin per uno spillo, Di ohe n'ha in corpo più d'una bigoncia; E di ber sogna, e Cloridan lo sconcia.
Página 10 - Quindici o venti ne tagliò a traverso, Altri tanti lasciò del capo tronchi, Ciascun d'un colpo sol dritto o riverso; Che viti o salci par che poti e tronchi...
Página 76 - Quando Angelica vide il giovinetto languir ferito, assai vicino a morte, che del suo re che giacea senza tetto, più che del proprio mal si dolea forte; insolita pietade in mezzo al petto si senti entrar per disusate porte, che le fe' il duro cor tenero e molle, e più, quando il suo caso egli narrolle.
Página 71 - ... pietrosa tana assalita abbia, sta sopra i figli con incerto core, e freme in suono di pietà e di rabbia...
Página 51 - Crebbe il tempo crudel tutta la notte, caliginosa e più scura ch'inferno. Tien per l'alto il padrone, ove men rotte crede l'onde trovar, dritto il governo; e volta ad or ad or contra le botte del mar la proda, e de l'orribil verno, non senza speme mai che, come aggiorni, cessi fortuna, o più placabil torni.
Página 238 - E senza indugio e senza altro rispetto corre al suo caro amante, e il collo abbraccia; e non può trar parola fuor del petto, ma di lacrime il sen bagna e la faccia. Orlando attento all'amoroso affetto, senza che più chiarezza se gli faccia, vide a tutti gl'indizii manifesto ch'altri esser, che Zerbin, non potea questo.
Página 67 - Era a quel tempo ivi una selva antica, d'ombrose piante spessa e di virgulti, che, come labirinto, entro s'intrica di stretti calli e sol da bestie culti. Speran d'averla i duo pagan sì amica, ch'abbi a tenerli entro a
Página 66 - E seco alquanti cavallieri avea, che videro da lunge i dui compagni. Ciascuno a quella parte si traea, sperandovi trovar prede e guadagni. - — • Frate, bisogna (Cloridan dicea) gittar la soma, e dare opra ai calcagni; che sarebbe pensier non troppo accorto, perder duo vivi per salvar un morto.
Página 59 - Erano questi duo sopra i ripari con molti altri a guardar gli alloggiamenti, quando la Notte fra distanzie pari mirava il ciel con gli occhi sonnolenti. Medoro quivi in tutti i suoi parlari non può far che 'l signor suo non ram[menti, Dardinello d'Almonte, e che non piagna che resti senza onor ne la campagna.