Imparare a sparare: vita di Vladimir Ze'ev Jabotinsky padre del sionismo di destra

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UTET libreria, 2007 - 370 páginas
La ricostruzione di una delle personalità ebraiche più contraddittorie e discusse del secolo appena trascorso. L'autore analizza la gioventù scapigliata, la maturità politica e l'anima estetica di un ebreo nativo di Odessa, la "finestra sul Mar Nero". Giornalista, letterato, uomo d'arme e politico contemporaneamente, Vladimir Ze'ev Jabotinsky è l'unica personalità ebraica di fama mondiale ad aver scelto l'Italia, la Roma dannunziana di fine Ottocento, come sua indiscussa patria spirituale d'elezione. La riscoperta dell'ebraismo avviene in lui attraverso una acerrima lotta, condotta con vis polemica nietzschiana, contro tutti i detrattori dell'umanità dell'ebreo. Acerrimo nemico di Ben Gurion, l'altro grande padre della patria israeliana, l'antigiudeo Jabotinsky incarna letteralmente l'avvenuta cristianizzazione operata dal sionismo, realizzando l'impresa epica di umanizzare il popolo eletto.

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