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DELLA TOSCANA

LIBRO SECONDO

CAPITOLO I.

SOMMARIO

Cittadinanza romana concessa agli stranieri, Mecenate. Vicende della Toscana nell'invasione de' Barbari. Assedio di Firenze. Valore di Stilicone, e morte di Radagasio. Alarico a Roma. Riscatto, e sacco di quella città. Regno di Valentinjano. Imprese, e morte di Ezio. Fine dell'Impero d'Occidente. Odoacre Re d'Italia.

Non fu per la Toscana una disgrazia l'esser ́con

quistata dai Romani. Questa nazione veramente grande e nelle armi, e nel consiglio, uni e immedesimò con se stessa non solo la Toscana, ma passo passo l'Italia intiera, e in seguito molti de viti popoli. Acquistarono le città italiane le prime, i diritti della romana cittadinanza; e í vinti parteciparono dello splendore e della gloria dei vincitori. Questa era la più saggia maniera di tenere fedeli ed obbedienti le vinte nazioni. Divenivano esse gloriose del nome di cittadino romano, potevano sperare di eguagliare i più ragguardevoli abitanti di Roma, ed erano perciò interessate ai vantaggi,

e alle grandezze di quel governo. Fu questa una delle più potenti cause dei rapidi progressi, e del solido stabilimento del romano Impero. La piccola e meschina politica delle greche repubbliche, conservando con gelosa vanità il genuino sangue dell'antiche famiglie, e sdegnando di associarvi le estranee, impedi loro di prendere quel vigore, a cui crebbe la romana. Sparta, ed Atene restarono sempre nella loro piccolezza, e dopo una breve epoca luminosa, andarono languidamente declinando. Roma associò a'suoi interessi gli uomini più grandi, nati anche fuori del suo seno: arrivando essi senza ostacolo ai primi gradi nella Repubblica, e nel Principato, o le prestarono interessanti servigi, o la illustrarono colla celebrità del loro nome. Tra quelli che Roma ha tratto dalla Toscana, ve ne ha uno troppo illustre, per essere lasciato in oblío da un Toscano. È questi Cilnio Mecenate, la di cui famiglia onorò la città di Arezzo (1). Discendente dal regio sangue, ma privato personaggio superò la celebrità dei Re suoi antenati: il di lui nome è congiunto coi più illustri nomi della nazione più grande. Augusto, Mecenate, Virgilio, ed Orazio si nominano quasi sempre insieme, e si danno, e

(1) Tutti gli scrittori in versi, e in prosa lo fanno discendere dalla stirpe reale degli antichi Re di Toscana, e nominatamente da Cilnio Mecenate Re degli Etruschi, ed Aretino, che regno in Arezzo 400 anni avanti a questo suo celebre discendente. (Demster. Hetruria regal.) La casa Cílnia è nominata da varj scrittori come ragguardevole in Arezzo ne' tempi dell'antica Etruria, come in quelli in cai fu sotto il governo di Roma; T. Livio, l. 10. Hetru riam rebellare ab Arretinorum motu orto nunciabatur

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