Opera colle controversie sulla Gerusalemme, Volumes 7-81822 |
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... amore ; ma se di molto maggior numero di anni eccedes- sero , non potrebbero i padri ammaestrare i figliuoli , sa- rebbero vicini alla decrepità , quando i figliuoli fossero ancora nell'infanzia , o nella prima fanciullezza , nè da loro ...
... amore ; ma se di molto maggior numero di anni eccedes- sero , non potrebbero i padri ammaestrare i figliuoli , sa- rebbero vicini alla decrepità , quando i figliuoli fossero ancora nell'infanzia , o nella prima fanciullezza , nè da loro ...
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... amore ; ma se di molto maggior numero di anni eccedes- sero , non potrebbero i padri ammaestrare i figliuoli , sa- rebbero vicini alla decrepità , quando i figliuoli fossero ancora nell'infanzia , o nella prima fanciullezza , nè da loro ...
... amore ; ma se di molto maggior numero di anni eccedes- sero , non potrebbero i padri ammaestrare i figliuoli , sa- rebbero vicini alla decrepità , quando i figliuoli fossero ancora nell'infanzia , o nella prima fanciullezza , nè da loro ...
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... amore , e nella vita , ma per superiore in alcuni atti di pubblica apparenza , i quali da niuna esi- stenza sono accompagnati , quali son quegli onori , che per buona creanza si sogliono fare altrui , ed ella dee pensare che niuna ...
... amore , e nella vita , ma per superiore in alcuni atti di pubblica apparenza , i quali da niuna esi- stenza sono accompagnati , quali son quegli onori , che per buona creanza si sogliono fare altrui , ed ella dee pensare che niuna ...
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... amore , e da timore suol essere rite- nuta a non romper fede al marito , fra'quali tre affetti , an- zi di lode , che di biasimo è degno il timore , ove gli altri due son lodevolissimi molto . E perciò con molta ragione da Aristotile fu ...
... amore , e da timore suol essere rite- nuta a non romper fede al marito , fra'quali tre affetti , an- zi di lode , che di biasimo è degno il timore , ove gli altri due son lodevolissimi molto . E perciò con molta ragione da Aristotile fu ...
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... amore così facilmente si accompagna , come il timor ser- vile coll'odio ; e di questo timore , che propriamente è ver- gogna , e della riverenza , intese Omero , quando disse : O da me ognor temuto , e paventato , suocero caro . E non ...
... amore così facilmente si accompagna , come il timor ser- vile coll'odio ; e di questo timore , che propriamente è ver- gogna , e della riverenza , intese Omero , quando disse : O da me ognor temuto , e paventato , suocero caro . E non ...
Palavras e frases frequentes
AGOSTINO Alcibiade alcuna altra amanti amore Anassagora anco ANTONIO Aristotele assai avete benefattiva biltà buon CESARE ch'è ch'egli chè chiama ciascuno Cicerone Cielo città colla colui comandare concede conoscere considera convenevole corpo cortigiano credo debba definizione Democrito Demoni desiderio detto Dialogo dice dignità dimostra donna dubbio egualmente Enea ERCOLE famiglia figliuoli Filosofi FORESTIERO gione GIOVANLORENZO giudicio GIULIO giuoco gloria guisa Iddio istesso l'altre l'amore l'anima l'arte l'istessa l'onore l'uno laon laonde leggi luogo maggior MALPIGLIO maraviglia medesi medesimo mente natura niuna nobilissima nobiltà onore opera opinione ORSINA padre pare parimente parlare parole peravventura perciocchè perfetto piacere picciola piuttosto Platone Plotino Poeta possa Principe Principe di Salerno prudenza ragione ragionevole rispose ritrova SAMMINIATO sarà sarebbe Scipione Gonzaga Senofonte siano sicchè Signor simile Socrate sogliono sonetto sovra stimo stirpe suol Tasso tuttavolta uomini valore veggio vero Virgilio virtù di schiatta vizj voglio zione
Passagens conhecidas
Página 51 - Quell' esser parte per diverse essenze, Da lui distinte e da lui contenute ; Gli altri giron per varie differenze Le distinzion, che dentro da sé hanno, Dispongono a lor fini e lor semenze. Questi organi del mondo così vanno, Come tu vedi omai, di grado in grado, Che di su prendono, e di sotto fanno. Riguarda bene a me, sì com' io vado Per questo loco al ver che tu disiri, Sì che poi sappi sol tener lo guado.
Página 26 - Nota non pure in una sola parte, Come Natura lo suo corso prende Dal divino Intelletto e da sua arte : E se tu ben la tua Fisica note, Tu troverai non dopo molte carte, Che 1' arte vostra quella, quanto puote, Segue, come il maestro fa il discente, SI che vostr
Página 55 - Spiritus intus alit: totamque infusa per artus ' Mens agitat molem, et magno se corpore miscet ' Inde hominum pecudumque genus vitaeque volantum ' Et quae marmoreo fert monstra sub aequore pontus.
Página 246 - Qual ninfa in fonti, in selve mai qual dea chiome d'oro sì fino a l'aura sciolse? quando un cor tante in sé vertuti accolse? benché la somma è di mia morte rea. Per divina bellezza indarno mira, chi gli occhi de costei già mai non vide, come soavemente ella gli gira; non sa come Amor sana e come ancide chi non sa come dolce ella sospira e come dolce parla e dolce ride.
Página 289 - Ma, se non m' inganno, l'ultima forma fu aggiunta 172 da lui non come essenziale ma quasi accidentale a la poesia, ne la quale sono alcuni parlari nudi e senza condimento che per se stessi sogliono esser ascoltati e letti volentieri, altri e...
Página 29 - At vero ut vultum vidit morientis et ora, Ora modis Anchisiades pallentia miris ; Ingemuit miserans graviter, dextramque tetendit Et mentem...
Página 254 - ... n un punto m'agghiaccia e mi riscalda. CVI Co1n'ella dolce lo prese nel laccio d'amore. Nova angeletta sovra l'ale accorta scese dal cielo in su la fresca riva, là 'nd'io passava sol per mio destino: poi che senza compagna e senza scorta mi vide, un laccio che di seta ordiva tese fra l'erba ond'è verde il camino: allor fui preso; e non mi spiacque poi, si dolce lume uscia de gli occhi suoi.
Página 120 - Timeo dell' anime argomenta" Non è simile a ciò che qui si vede, Però che, come dice, par che senta. Dice che l' alma alla sua stella riede, Credendo quella quindi esser decisa, Quando natura per forma la diede. E forse sua sentenza è d' altra guisa, Che la voce non suona, ed esser puote Con intenzion da non esser derisa. S...
Página 44 - n più deserto lido, Tanto più bella il mio pensier l'adombra.
Página 248 - Ed io pur vivo, onde mi doglio e sdegno, rimaso senza '1 lume ch'amai tanto in gran fortuna e 'n disarmato legno. Or sia qui fine al mio amoroso canto: secca è la vena de l'usato ingegno e la cetera mia rivolta in pianto. S'io avesse pensato che sì care fossin le voci de...