Orlando furioso: per le persone colte e per le scuoleU. Hoepli, 1926 - 520 páginas |
Palavras e frases frequentes
Agramante Alcina alcun amor anco Angelica ARIOSTO Arpie Astolfo avea Baiardo battaglia bella Biserta Bradamante Brandimarte caccia CANTO Carlo Carlo Magno castello cavallier cavallo cerca ch'a ch'al ch'avea ch'era ch'in ch'io ch'un Ché ciel Circassia colpo combatte crudel Damasco destrier donna donzella Doralice Dudone Durindana facea ferito Ferraú fiero Fiordiligi Frontino fugge furor Gabrina gente giostra Gradasso gran grida Grifone guerrier inanzi incantato l'arme l'elmo L'Orlando Furioso l'uno e l'altro lascia latino leva lito Ludovico Ariosto Malagigi Mandricardo Marfisa Medoro mondo monte morir morte Norandino occhi Orlando Orlando Furioso Pagan Paladin Parigi passo periglio Petr petto piè piglia Pinabello prese Purg quivi resta Ricciardetto Rinaldo ritrova Rodomonte Ruggiero Sacripante Saracin scudo seco Selandia sente Signor Sobrin spada terra tolto tosto trova vede veder VIII Virg XVIII XXII XXIII XXIV XXVI XXXI Zerbino
Passagens conhecidas
Página xxii - Di mezza quella bolla anco cortese mi fu, de la quale ora il mio Bibiena" espedito m'ha il resto alle mie spese. Indi col seno e con la falda piena di speme, ma di pioggia molle e brutto, la notte andai sin al Montone a cena.
Página 5 - La donna il palafreno a dietro volta, e per la selva a tutta briglia il caccia né per la rara più che per la folta, la più sicura e miglior via procaccia; ma pallida, tremando, e di sé tolta, lascia cura al destrier che la via faccia. Di su di giù, ne l'alta selva fiera tanto girò, che venne a una riviera.
Página 438 - Aveasi Astolfo apparecchiato il vaso in che il senno d'Orlando era rinchiuso; e quello in modo appropinquògli al naso, che nel tirar che fece il fiato in suso, tutto il votò: maraviglioso caso! che ritornò la mente al primier uso; e ne' suoi bei discorsi l'intelletto rivenne, più che mai lucido e netto.
Página 62 - Di persona era tanto ben formata, quanto me' finger san pittori industri ; con bionda chioma lunga et annodata: oro non è che più risplenda e lustri. Spargeasi per la guancia delicata misto color di rose e di ligustri; di terso avorio era la fronte lieta, che lo spazio finia con giusta meta. 8 Sotto duo negri e sottilissimi archi son duo negri occhi, anzi duo chiari soli, pietosi a riguardare, a mover parchi; intorno cui par ch'Amor scherzi e voli, e ch...
Página 208 - Moro, l'un morto in tutto, e l'altro vivo a pena. Giacque gran pezzo il giovine Medoro, spicciando il sangue da si larga vena, che di sua vita al fin saria venuto, se non sopravenia chi gli die aiuto.
Página 1 - Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori, Le cortesie, l'audaci imprese io canto, Che furo al tempo che passaro i Mori D'Africa il mare, e in Francia nocquer tanto, Seguendo l'ire ei giovenil furori D'Agramante lor re, che si die vanto Di vendicar la morte di Troiano , Sopra re Carlo imperator romano.
Página 479 - Quanto più su l'instabil ruota vedi di Fortuna ire in alto il miser uomo, tanto più tosto hai da vedergli i piedi ove ora ha il capo, e far cadendo il tomo. Di questo esempio è...
Página 262 - Qui riman l'elmo, e là riman lo scudo, lontan gli arnesi, e più lontan l'usbergo: l'arme sue tutte, in somma vi concludo, avean pel bosco differente albergo. E poi si squarciò i panni, e mostrò ignudo l'ispido ventre e tutto '1 petto e '1 tergo; e cominciò la gran follia, sì orrenda, che de la più non sarà mai ch'intenda.
Página 172 - O d'ogni vizio fetida sentina, Dormi, Italia imbriaca, e non ti pesa Ch'ora di questa gente, ora di quella, Che già serva ti fu, sei fatta ancella?
Página 499 - Del capo e de le schene Rodomonte la terra impresse; e tal fu la percossa, che da le piaghe sue, come da fonte, lungi andò il sangue a far la terra rossa. Ruggier...